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Carlo Martello

Un blog per ospitare le mie opinioni su politica, economia, storia, e chi più ne ha più ne metta

Max Weber

DiCarlo Martello

Dic 7, 2022

Karl Emil Maximilian Weber (Erfurt, 21 aprile 1864 – Monaco di Baviera, 14 giugno 1920) è stato un sociologo, filosofo, economista e storico tedesco.

Considerato uno dei fondatori dello studio moderno della sociologia e della pubblica amministrazione, cominciò la sua carriera accademica all’Università Humboldt di Berlino; successivamente lavorò all’Università Albert Ludwigs di Friburgo, all’Università di Heidelberg, all’Università di Vienna e all’Università di Monaco di Baviera. Personaggio influente nella politica tedesca del suo tempo, fu consigliere dei negoziatori tedeschi durante il trattato di Versailles e della commissione incaricata di redigere la Costituzione di Weimar.

Larga parte del suo lavoro di pensatore e studioso riguardò la razionalizzazione nell’ambito della sociologia della religione e della sociologia politica, ma i suoi studi diedero un contributo importante anche nel campo dell’economia. La sua opera più famosa è il saggio “L’etica protestante e lo spirito del capitalismo”, con il quale cominciò le sue riflessioni sulla sociologia della religione. Weber sosteneva che la religione fosse una delle ragioni non esclusive per cui le culture dell’Occidente e dell’Oriente si sono sviluppate in maniera diversa, e sottolineava l’importanza di alcune particolari caratteristiche del Protestantesimo ascetico che portarono allo sviluppo del capitalismo, della burocrazia e dello Stato razionale e legale nei paesi in primo luogo europei.

In un’altra sua importante opera, La politica come professione (Politik als Beruf; da notare che in tedesco Beruf significa anche “vocazione”), Weber definì lo Stato come “quella comunità di uomini che […] pretende per sé (con successo) il monopolio dell’uso legittimo della forza fisica”: una definizione divenuta centrale nello studio delle moderne scienze politiche in Occidente.

(tratto da Wikipedia, L’enciclopedia libera, https://it.wikipedia.org/wiki/Max_Weber)

Frasi di Max Weber

  • I leader buoni sono quelli capaci di inserire le dita negli ingranaggi della storia, per farli girare in una direzione diversa
  • Una guerra perduta come pure una guerra vittoriosa porta un aumento delle banche e delle industrie
  • L’uomo «per natura» non vuole guadagnare denaro e sempre più denaro, ma vivere semplicemente, vivere come è abituato a vivere, e guadagnare tanto quanto è necessario
  • Lo scoraggiamento è la scusa degli imbecilli
  • La cattedra non è per i profeti e i demagoghi. Al profeta e al demagogo è stato detto: “Esci per le strade e parla pubblicamente”. Parla, cioè, dov’è possibile la critica
  • Uno sguardo alla statistica professionale di un paese di confessioni miste ci mostra con sorprendente frequenza un fenomeno che fu discusso più volte e vivacemente nella stampa, nella letteratura, e nei congressi cattolici della Germania: il carattere prevalentemente protestante della proprietà e dell’impresa capitalistica e delle élites operaie più colte, e specialmente del più alto personale tecnico o commerciale delle imprese moderne
  • Per quale concatenamento di circostanze è avvenuto che proprio sul suolo occidentale, e qui soltanto, la civiltà si è espressa con manifestazioni, le quali – almeno secondo quanto noi amiamo immaginarci – si sono inserite in uno svolgimento, che ha valore e significato universale?
  • La politica consiste in un lento e tenace superamento di dure difficoltà, da compiersi con passione e discernimento al tempo stesso. E’ perfettamente esatto, e confermato da tutta l’esperienza storica, che il possibile non verrebbe mai raggiunto se nel mondo non si ritentasse sempre l’impossibile
  • Burocrazia. Il mezzo più razionale che si conosca per esercitare un controllo imperativo sugli esseri umani
  • La persona carismatica, è una forza non razionale, e quindi rivoluzionaria, che apporta cambiamenti imponendo il suo carisma
  • Il Dio del calvinismo non pretendeva, dai suoi fedeli, singole «opere buone», bensì una santità di opera eretta a sistema