• Mar. Apr 29th, 2025

Carlo Martello

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Lovable

Una storica foto della convention Lovable 1965. Dal 1965 al 1973 Carlo Callioni (1934-2021) fu dirigente della Lovable Italia, impresa attiva dal 1962. Una ditta con casa madre americana, ad Atlanta, che aveva però diverse filiali europee, fra cui la giovane ditta italiana, con sede a Grassobbio (a pochi km da Bergamo). Lavorare in una multinazionale americana, a metà degli anni 60, significava acquisire il bagaglio di esperienze e di cultura imprenditoriale degli Stati Uniti, anni luce avanti rispetto alla cultura provinciale dell’industria italiana, fatta soprattutto di piccole realtà familiari. Per questo una convention di una impresa oggi è una cosa normale, nel 1965 era un evento veramente eccezionale per il nostro paese.

Fra le sedi europee della Lovable la più importante era quella inglese, diretta da Alec Pelican e con sede a Romford (Essex, GB), ma – oltre a Lovable Italia – erano anche presente filiali a Zutpeh (Olanda), Colonia (Repubblica federale tedesca), Aartselaar (nella provincia di Anversa, Belgio), Bagsvaer (Danimarca), a Orleans (Francia) e Porto (Portogallo).

Carlo Callioni, da dirigente della Lovable spessissimo, quasi tutte le settimane, volava in Gran Bretagna o in Olanda, quando non anche verso la sede americana ad Atlanta. Raccontava sempre che, durante quelle visite, sia gli addetti americani che le impiegate nere della sede Lovable di Atlanta, abituati al clima della segregazione razziale del profondo Sud americano, si stupivano che lui, europeo dai modi gentili e anche un po’ galanti, entrando in una stanza si fermasse sempre a dare la precedenza alle donne di colore, invitandole ad entrare con un “please” che in quell’ambiente e in quell’epoca nessun bianco concedeva loro.

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